La collezione Grand Tour parte da un ricordo di infanzia: i paesaggi “esotici” tipici di molte pareti negli interni delle case durante gli anni 70 e 80. Le dimensioni “cinematografiche” delle immagini restituivano improbabili situazioni tropicali, piuttosto che fitti boschi di betulle tipiche del nord Europa, ed offrivano ad abitanti e ospiti una via di fuga dalla quotidianità; fosse anche con la fantasia. Abbiamo pensato ai Grand Tour inglesi, ai paesaggi italiani meta agognata per tanti viaggiatori d’oltre Manica. Paesaggi rimaneggiati attraverso i ricordi, i disegni di viaggio, gli aquerelli, gli schizzi veloci sul quaderno da disegno durante una camminata in montagna, una domenica d’estate in riva al mare. Spero che i bambini di oggi si fermino a guardare le nostre carte da parati con il nostro stesso stupore, sognando per un attimo di essere da un’altra parte.