
L’approccio metafisico è comune anche per XX, disegnata da SMIT, che rivendica paesaggi silenti, immobili, privi di presenza umana: in “Dakhla” le ambientazioni sono rarefatte, cristallizzate in un tempo assoluto. “Land”, secondo soggetto della collezione, propone invece composizioni astratte, con macchie organiche di colori tenui: stratificazioni di segni, dissolvenze e scie in toni bruciati si combinano per creare un’estetica imperfetta, sfumata dal tempo.